Capita a tutti di trovarsi in situazioni molto stressanti, di faticare a dormire, di svegliarsi in orari fissi durante la notte, e il giorno dopo avere comunque una giornata molto impegnativa da affrontare.
Anche in questa situazione possiamo cercare di tenere le redini della nostra settimana iniziando dall’alimentazione.
Per prima cosa cerchiamo di alleggerire il nostro meridiano del fegato.
Ne parliamo spesso, ma proprio perché è di fondamentale importanza, non solo per la fisiologia del nostro organismo, ma anche per la circolazione della nostra energia.
Siamo abituati a considerare l’organismo dal solo punto di vista fisico, come un insieme di nervi, arterie, vene, vasi linfatici, muscoli, ossa e organi. Secondo la medicina tradizionale cinese invece questo costituisce solo una parte di un sistema molto più complesso formato da una rete di comunicazione meno evidente che avviene attraverso i meridiani, che sono dei canali energetici.
I meridiani scorrono in tutto il nostro corpo dalla superficie agli strati più profondi dove si trovano gli organi e viceversa, mettendo in comunicazione tutte le sue parti. Possiamo immaginarli come corsi d’acqua sotterranei a varie profondità che sgorgano in superficie in particolari punti chiamati Tsubo, che sono i punti che vengono stimolati con gli aghi nell’agopuntura o con la digito pressione nello shiatsu per accedere al sistema energetico di ogni individuo.
Il termine meridiano è la traduzione dell’ideogramma cinese Jing che indica il flusso energetico dinamico nel nostro organismo. I meridiani principali sono 12 e costituiscono la grande circolazione energetica del corpo, ad ognuno è collegato un organo da cui prende il nome.
Si potrebbe dire che ogni meridiano ha una sua “personalità” specifica che riflette una particolare modalità di espressione della persona a livello fisico, emotivo, psicologico e spirituale.
Nella concezione olistica, tipica del pensiero orientale e della medicina tradizionale cinese, tutti questi aspetti sono collegati fra loro, così come tutti sappiamo intuitivamente quando, ad esempio, diciamo “quella situazione mi rode il fegato”.
In una situazione di questo genere sarà sollecitata la funzionalità del nostro meridiano del fegato e la disarmonia energetica potrà nel tempo manifestarsi in un disturbo dell’organo fisico, ma anche ad esempio a livello emotivo attraverso la rabbia, che è un’altra manifestazione, ad un diverso livello, dell’energia di questo meridiano.
Quando siamo sotto stress, fisico, lavorativo, emozionale, facciamo attenzione a tutto ciò che può tendere questo meridiano.
Al Fegato non piacciono gli estremi e gli eccessi, troppo dolce e troppo salato, e quindi cerchiamo di limitare i dolci industriali a base di saccarosio, dolcificanti sintetici, anche stevia, eritritolo e sucralosio, gli alimenti salati industriali, a base di farine bianche, grassi e sale cotti al forno o fritti, l’alcol, il cibo animale, soprattutto i derivati del latte e i salumi, e le carni rosse.
Evitiamo questi ultimi alimenti alla sera, soprattutto le carni rosse e i salumi, se non vogliamo entrare in un circolo vizioso di elevati ormoni dello stress e sonno difficile, con risvegli frequenti.
Questi cibi fanno entrare il corpo in "modalità sveglia", come anche il lavorare al pc o leggere sul telefonino alterano la normale produzione serale di melatonina, stimolando la pineale a rimanere in modalità “diurna”.
Un’alimentazione a base di alimenti vegetali, cereali integrali, legumi, frutta e verdura di stagione, semi e frutta secca, condimenti di buona qualità e alimenti fermentati, creano un’ottima base per gestire al meglio i picchi glicemici, da cui dipendono ansia e agitazione, e gli ormoni dello stress, consentendo al nostro organismo di rispondere al meglio alle sollecitazioni e agli impegni, e alla nostra mente di rimanere centrata e calma.
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