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L'Alimentazione nel cambio di stagione autunnale

Immagine del redattore: Mara di NoiaMara di Noia

Il mese di Novembre è un mese difficile per l’organismo.


La riduzione delle ore di luce, le temperature che scendono ci rendono < giustamente > più pigri, e tutti, chi più chi meno, facciamo più fatica svegliarci e ad essere attivi al mattino.


Ma quando questa stanchezza naturale, che fa riferimento all’adattamento del nostro organismo alla stagione, si trasforma in dolori muscolari, stanchezza eccessiva, sonno disturbato, impossibilità a svolgere le nostre abituali attività, dobbiamo capire come mai si verificano e trovare rimedio.


La stagione autunnale è quella che vede maggiormente coinvolto il meridiano del fegato, uno dei meridiani energetici più importanti del nostro organismo.


Zucche
Autunno

La sua energia è al massimo nel periodo primaverile e ed è in grado di portare energia a tutti i nostri muscoli e al loro tono, alle articolazioni, donando flessibilità, oltre che alla nostra cistifellea.

Percorre tutto il nostro corpo e porta nutrimento ai nostri grandi organi, agli organi riproduttori, alla tiroide, agli occhi.

Nella sua massima e positiva espressione è associato alla primavera di ogni cosa, quindi a ogni nuovo inizio.

La nostra capacità di avviare progetti, azioni, la nostra immaginazione e creatività sono influenzate da questo meridiano.


Capiamo così perché in questa stagione di mezzo patiamo apatia, un pò di tristezza per l’inverno che si avvicina. Per evitare che tutto ciò ci blocchi, possiamo lavorare sull’alimentazione.


Il meridiano del fegato è sensibilissimo a categorie di alimenti che sono molto diffusi, ahimè: i salumi, i prodotti che derivano dal latte, soprattutto stagionati e salati, i prodotti eccessivamente conservati e processati, ricchi di conservanti e additivi, lo zucchero bianco, le farine bianche e i prodotti da forno che ne derivano, che sono spesso ricchi di grassi di scarsa qualità.

Perché non provare a fare un periodo di pulizia, incrementando il consumo di cereali integrali, verdure soprattutto a foglia verde, la frutta di stagione, e i legumi? E provando a eliminare lo zucchero bianco, che non vuol dire una vita senza gusto dolce, ma con un gusto dolce differente.

Categorie che oggi tralasciamo completamente dando troppo spazio a pasta bianca, pizza, focaccia, formaggi, salumi, zucchero, grassi di scarsa qualità e zero fibre.


Non sarà facile nell’immediato: ma ne riceveremo in cambio energia, buon umore, sonno tranquillo e ristoratore, la riduzione dei dolori che ci affliggono in questo periodo, tensioni muscolari, cefalea ecc...


Cambiare abitudini, eliminando quelle cattive e aggiungendone di nuove, necessita di almeno 4 settimane.

Questo è il tempo che occorre alla mente per registrare un cambiamento.

Ma provare per 30 giorni non è impossibile! Poi sono certa che, come accade a tantissimi dei miei pazienti, ci troverete così gusto da farne il vostro stile di vita.


Si chiama il piacere di stare bene.

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